Verifica Messa a Terra
Sicurezza elettrica per la tua azienda

Verifica della Messa a Terra a Norma di Legge

Controlli ispettivi rapidi, certificati e conformi al DPR 462/01 per garantire la sicurezza dei tuoi impianti elettrici.

Competenza Certificata

Tecnico abilitati secondo DPR 462/01. Esperienza pluriennale nelle verifiche degli impianti elettrici. Opero con strumenti aggiornati e tarati a norma.

Massima Sicurezza e Conformità

Verifiche secondo gli standard di legge più recenti. Report chiari e indicazioni per eventuali adeguamenti. Riduzione del rischio e protezione di lavoratori e impianti.

Interventi Puntuali e Veloci

Sopralluoghi rapidi su tutto il territorio. Tempistiche certe e rispetto delle scadenze normative. Gestione completa della documentazione e degli invii a INAIL.
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Chi Sono

Sono un "Certificatore per la verifica della messa a terra”

Un’attività necessaria per verificare che un impianto sia funzionale, sicuro e mantenga le medesime prestazioni rispetto a quando è stato progettato. Funzionalità e sicurezza sono quindi gli obiettivi del mio lavoro, per prevenire fenomeni di elettrocuzione o la perdita di attrezzature e dati critici per l’azienda.
Al datore di lavoro spettano controlli periodici per una corretta manutenzione degli impianti, dai quali deriva la sicurezza aziendale e delle persone che vi lavorano.

CON QUALE CERTIFICAZIONE SVOLGO IL MIO LAVORO?
Ho conseguito l'abilitazione nell'Ottobre del 2013 dal Ministero dello Sviluppo Economico con Organismo Notificato per il DPR 462/01, sono quindi un professionista certificato in materia di sicurezza elettrica che agisce e certifica assumendosi la responsabilità della verifica.
Mi occupo di verifiche tecniche nelle Aziende con riferimento al DPR 462/01 integrato nel Testo unico 81/08 sicurezza nei luoghi di lavoro negli artt.86 e 87, incluse anche sanzioni amministrative e/o penali a carico del datore di lavoro.
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Info Obblighi

Le Normative

UN’OPZIONE O UN OBBLIGO?
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 22 ottobre 2001 n.462 sancisce l’obbligo a carico di qualsiasi datore di lavoro di sottoporre a verifiche periodiche l’impianto di messa a terra della propria attività a tutela della sicurezza delle persone. Il D.P.R. 462/01 precisa inoltre che sono equiparati ai dipendenti i soci, gli apprendisti, gli stagisti, gli allievi e qualunque altra persona presti la propria opera nella suddetta attività. Anche i condomini sono a tutti gli effetti sottoposti a tali verifiche (nota del Ministero delle Attività produttive, prot. 10723 del 25/02/2005) he devono essere effettuate con periodicità biennale o quinquennale a seconda dell'ambiente, da un organismo di ispezione abilitato dal Ministero delle Attività Produttive. Non sono valide quindi, ai fini del DPR 462/01, le verifiche effettuate da professionisti o imprese installatrici.

QUALI SOGGETTI SONO OBBLIGATI ALLA VERIFICA DELLA MESSA A TERRA? NON SOLO AZIENDE MA:
Tutte le attività lavorative che includono almeno un lavoratore al loro interno, al di la del tipo di contratto in essere (D. Lgs 81/08), poiché l’obbligo di verifica dell’impianto di messa a terra non dipende dal tipo di attività, ma dalla presenza o meno di un lavoratore.
Condomini, scuole e chiese, gli ambienti adibiti ad attività comunali e i circoli ricreativi. Il responsabile sarà in questi casi il responsabile dell’attività, ovvero l’amministratore condominiale, il preside, il parroco, il sindaco, ecc. Sono escluse le imprese a gestione familiare e i collaboratori domestici.

CHI DEVE RICHIEDERE LA VERIFICA DELLA MESSA A TERRA?
Il responsabile è il datore di lavoro, a cui spetta l’obbligo di assicurare che vengano effettuati controlli periodici e relative opere di manutenzione degli impianti.
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quando vanno fatti

Controlli

PERIODICITA’ DEI CONTROLLI
Secondo quanto indicato dal DPR 462, le verifiche devono essere eseguite ogni: 2 anni – per gli impianti con caratteristiche che rientrano nel quadro delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi (DPR 151/2011). Ovvero, impianti situati in ambienti che, in caso d’incendio, comportano rischi più elevati; i così detti luoghi MA.R.C.I. (Maggior Rischio in Caso d’Incendio). La periodicità della verifica impianti elettrici è biennale anche per i locali a uso medico e simili, i cantieri e i luoghi con pericolo di esplosione. 5 anni – per tutti gli impianti soggetti al DPR 462/01 che non rientrano nell’obbligo biennale, perché ritenuti “ambienti ordinari”. A prescindere dalla data di messa in funzione dell’impianto, la periodicità fa riferimento alla data riportata sulla dichiarazione di conformità eseguita dall’installatore, in quanto, che sia in servizio, oppure no, l’impianto di messa a terra è soggetto a usura.

SANZIONI E VIOLAZIONI SECONDO IL DPR 462/01
  1. Non è stata redatta la relazione sulla probabilità di fulminazione della struttura: arresto da 3 a 6 mesi e ammenda da 2.500 a 6400 euro;
  2. Non sono state prese tutte le precauzioni per ridurre al minimo i rischi dovuti ai contatti diretti e indiretti, agli inneschi degli incendi ed esplosioni, alle fulminazioni e alle sovratensioni: arresto da 2 a 4 mesi e ammenda da 1.000 a 4.800 euro;
  3. Non è stata eseguita la verifica dell'impianto di terra secondo il DPR 462: arresto da 2 a 4 mesi e ammenda da 1.000 a 4.800 euro;
  4. Non è stata eseguita la verifica degli impianti di protezione scariche atmosferiche secondo il DPR 462: Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.000 a 4.800 euro;
  5. Non è stata eseguita la verifica degli impianti elettrici nelle zone con pericolo d'esplosione secondo il DPR 462: Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro;
  6. Non sono state predisposte le procedure di manutenzione dell'impianto elettrico: Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.000 a 4.800 euro;
  7. Non sono stati effettuati i controlli di manutenzione degli impianti elettrici e di protezione dai fulmini: Ammenda da 500 a 1.800 euro;
  8. Non sono tenuti a disposizione delle autorità ispettive i verbali di manutenzione: Ammenda da 500 a 1.800 euro;
TEMPISTICHE
Entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore di lavoro è obbligato a inviare la dichiarazione di conformità all’INAIL e ARPA territoriale. Deve conservare la documentazione inviata e gli eventuali verbali di verifica dell’impianto di messa a terra, per poterli esibire nel caso sia richiesto dagli organi di vigilanza. Infine, a lui spetta l’onere di eventuali spese sostenute per i controlli di vigilanza.
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Ispettore GIUSEPPE MAIELI

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